Le manifestazioni civili legate alla festa di Nostra Signora delle Grazie, ed in particolare le sparate di “antichi mortaletti liguri” o “mascoli”, hanno vissuto un momento di vero oblio dettato dagli sviluppi di alcune situazioni spiacevoli verificatesi nei primi anni Ottanta, che determinarono il passaggio delle consegne ad una diversa forma di organizzazione la quale, benché animata dalle migliori intenzioni, risultò a consuntivo priva di esperienza e mezzi per continuarne la tradizione. Conseguenza tangibile è stata fin da subito la perdita di interesse da parte del folto pubblico che in precedenza aveva sempre affollato il borgo per la ricorrenza, innescando un circolo vizioso che ha ridotto la festa di Sori alle sole celebrazioni religiose (nella foto a destra un artistico Cristo ligneo prende parte alla processione solenne) e poco più. Ciò non ostante, dopo quasi tre lustri di stallo non tutto è andato perduto: sotto la cenere della segatura dell’ultima sparata una piccola brace ha mantenuto viva la fiamma. Nel maggio 1995 alcuni componenti dell’Amministrazione Comunale allora in carica e della Pro Loco di quei tempi, stanchi di una manifestazione ridotta al lumicino, ricercarono la collaborazione di alcuni volontari esterni per provvedere alla restaurazione della festa di Sori. In cento giorni i Nostri raccolsero i fondi necessari all’illuminazione del paese, alle sparate di mascoli ed allo spettacolo pirotecnico che allora poteva essere allestito sull’arenile. E’ storia che anche alcune ragazze (ora felici madri di splendidi bambini) erano chine nel greto del torrente a “cammallare mascoli”. Dopo quasi quindici anni di latitanza infine il “bettone” incandescente tornava a luccicare nel grigio alveo del fiume! Fu un grande successo soprattutto morale e da allora i Nostri non si sono più fermati, giungendo alfine a costituirsi, nel maggio 1996, nell'indipendente “Associazione Gruppo Festeggiamenti 15 Agosto” , fin dagli esordi designato nell'antonomasia popolare come "il comitato".

Da quell'anno il 5 agosto alle cinque del pomeriggio, in concomitanza col primo tocco di campana che annuncia l'esposizione dell'effige di N.S. delle Grazie e l'inizio della novena religiosa di adorazione, si tiene il solenne Alzabandiera. Sull'asta pubblica (alta circa 25 metri) presso il pontino della Madonnetta viene issata la bandiera sociale, che misura 4,80 x 7,20 metri e raffigura la croce di San Giorgio, storico vessillo della Repubblica di Genova (che per prima lo adottò, decenni avanti all'Inghilterra), in cui sono inquartati la denominazione completa del Gruppo e l'effige di Nostra Signora delle Grazie. Accompagna l'ascesa dell'illustre simbolo il saluto folclorico con ventuno mascoli sparati nel greto del torrente.

Per provvedere all’allestimento di una sparata per la quale non avevano a disposizione un numero sufficiente di mascoli, i Nostri ricorsero inizialmente a quelli degli amici del Sestiere della Cappelletta di Rapallo. In seguito, pervenuta l’offerta degli amici del Quartiere Verzemma di Recco, i Nostri hanno optato per l’utilizzo nella sparata dei mascoli recchelini, il cui prelievo poteva effettuarsi con maggiore comodità (rammentiamo che si parla di movimentare a mano 40-50 quintali di ferro). Avendo inoltre necessità di formarsi una nuova esperienza pirotecnica a partire da zero, il Gruppo per anni ha usufruito del prezioso concorso degli amici di Capreno (Lino e Francesco su tutti) e di Verzemma. Negli ultimi anni i Nostri hanno fatto di testa propria, commettendo anche qualche valutazione discutibile, ma in fondo è proprio la consapevole analisi degli errori a formare l’esperienza per il futuro. Il Gruppo ha anche riportato in auge, in abbinamento ai mascoli, lo spettacolo delle “colombe”, gioco pirotecnico utilizzato solo a Sori e in passato fiore all’occhiello della festa di Nostra Signora delle Grazie. Purtroppo la normativa vigente ha considerevolmente ridotto i limiti di azione e quindi dagli storici “tiri” tra le abitazioni si è passati ad un più modesto (ma di certo non meno interessante) spettacolo svolto tra gli argini del torrente e la spiaggia. Nel 1999 un incidente durante i fuochi a giorno del 2 luglio a Rapallo, causato per l'appunto dai fuochi e non dai mascoli (lo scrivente ne fu testimone oculare), portò alla decisione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza di revocare i permessi di sparo dei mascoli. Ne seguì la storica riunione dei fochini della Riviera al cinema Augustus di Rapallo e la richiesta, accettata dall’Autorità, di non sospendere la storica usanza e di dotarla di una regolamentazione ad hoc, elaborata nell'autunno successivo. Otto volontari del Gruppo conseguirono così l’apposita licenza (il “patentino”) durante la prima “infornata” e nell’anno 2001 le sparate di Sori furono fra le prime organizzate conformemente alla regolamentazione appena entrata in vigore. Oggi il Gruppo annovera dodici patentati, e numerosi aspiranti che aspettano la chiamata della Prefettura per sostenere l'esame. Fin da subito, con la consapevolezza delle necessità economiche legate ad una festa all’altezza della tradizione storica, il Gruppo ha cercato di sviluppare ed aumentare le proprie attività. In particolare nel 1996 ha riportato alla luce (nel vero e proprio senso di un positivo recupero dal nulla più vacuo) la festa di San Giuseppe a Sant’Apollinare, storica manifestazione da tempo immemore caduta nell’abbandono e risorta praticamente da zero. Purtroppo dal 2005, per motivi indipendenti dalla volontà del Gruppo, i Nostri sono stati forzosamente esautorati dall’organizzazione, al punto che qualcuno sentenziò fra l'ilare e il contrito: «n'han scuriô» (trad. «ci hanno cacciato in malo modo»). Resta comunque la soddisfazione che tale tradizione continui e, come già espresso in altre sedi, con i migliori auguri di un buon lavoro a chi è stato chiamato alla sostituzione in un’attività pienamente avviata, che sarebbe un peccato far decadere nuovamente. Sulla scorta dell’esperienza degli altri comitati del Levante, il Gruppo si è attivato per fornire al pubblico sempre più numeroso un servizio di osteria e bar con le specialità gastronomiche preparate dai volontari. In principio alla carenza di attrezzature idonee i Nostri hanno provveduto cercando ed ottenendo la collaborazione degli amici della S.O.M.S. di Capreno. In seguito il successo della festa ha consentito ai Nostri di dotarsi, nei primi dieci anni, di un prefabbricato ad uso bar (acquistato mediante tassazione volontaria) e di strutture tubolari per la cucina e la sala del ristorante. In particolare queste ultime sono state realizzate in proprio da alcuni volontari del Gruppo professionisti nell’attività di carpenteria metallica, ? rifinite con la vernice offerta dal colorificio “Bartolomeo Boero” di Genova. Nel 2005 ha fatto la comparsa anche un pregevole forno professionale (generosamente donatoci dagli amici del ristorante-wine bar “Vintage” e revisionato dalla ditta Esaedro Italia di Savignone (GE) che ha offerto l'assistenza tecnica) adibito alla cottura della focaccia col formaggio, che va ad affiancare le sempre più numerose e complete attrezzature in dotazione alla cucina. Inoltre, causa un vento di inusuale intensità che ha infastidito l'edizione 2006, il primo vessillo sociale, irrimediabilmente danneggiato, è stato sostituito con l'attuale (a sinistra) inaugurato il 5 agosto 2007. Siamo alfine giunti all' Edizione 2011 puntualmente aperta il 5 agosto alle cinque del pomeriggio. Il Gruppo Festeggiamenti 15 Agosto continua con orgoglio la sua storia all'insegna dei principi di apoliticità, aconfessionalità ed indipendenza da secondi fini che lo ispirarono fin dall'inizio e che gli hanno procurato la stima di quanti, in Sori ma non solo, anelano ad una genuina ed onorata prosecuzione di quelle tradizioni che costituiscono una porzione tanto caratteristica dell'identità del Levante genovese.